Introduzione
Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2024, l’Italia ha introdotto un’importante novità nell’ambito della gestione dei rischi per le imprese: l’obbligo di assicurazione contro le calamità naturali e catastrofi. Questa misura rappresenta un passo significativo nella strategia nazionale di mitigazione dei danni causati dagli eventi estremi, che hanno colpito sempre più frequentemente il territorio italiano.
L’Obbligo Stipulare un’Assicurazione
L’articolo 1-bis della Legge di Bilancio 2024 introduce l’obbligo per tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, con l’esclusione delle aziende agricole. Questo obbligo si applica a tutti i settori economici, indipendentemente dalla dimensione dell’impresa o dal tipo di attività svolta.
Le imprese interessate hanno il termine di fine 2024 per stipulare la polizza assicurativa richiesta. È importante notare che questa data rappresenta un limite temporale fermo, pertanto è fondamentale che le imprese si muovano rapidamente per conformarsi a questa nuova normativa.
Coperture Assicurative
La polizza assicurativa deve coprire:
- Terreni
- Fabbricati
- Impianti
- Attrezzature industriali
dalle conseguenze di eventi catastrofici come terremoti, inondazioni, frane e altri fenomeni meteorologici estremi.
È prevista una franchigia massima del 15% del danno, garantendo così alle imprese una protezione significativa contro gli effetti finanziari negativi degli eventi calamitosi.
Supporto per le Imprese
Per mitigare gli effetti economici di questa innovazione normativa, il legislatore ha previsto diversi strumenti di supporto:
- Le compagnie assicuratrici possono assumere il rischio direttamente, operando in coassicurazione o forma consortile.
- La Società per Azioni per la Gestione del Rischio Catastrofale (SACE), controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, offrirà una riassicurazione garantita fino al 50% degli indennizzi, con un tetto massimo di 5 miliardi di euro nel 2024.
Questi strumenti di supporto rappresentano un importante aiuto per le imprese, specialmente quelle più piccole o con maggiore esposizione al rischio catastrofico.
Contesto Nazionale e Internazionale
La necessità di introdurre questo obbligo deriva dalla crescente frequenza degli eventi estremi legati alla crisi climatica. Secondo stime recenti, i danni causati da calamità naturali in Italia ammontano mediamente a circa 3 miliardi di euro all’anno.
Questa situazione è stata riconosciuta anche a livello internazionale. L’Organizzazione per lo Sviluppo Economico (OECD) ha evidenziato l’importanza di adottare strategie proattive per affrontare i rischi catastrofici, stimolando così la legislazione italiana a intraprendere questa iniziativa.
Conclusioni
Il nuovo obbligo di assicurazione contro le calamità naturali rappresenta un passo importante nella gestione dei rischi per le imprese italiane. Seppure richiedente un’immediata attenzione da parte delle aziende interessate, questa misura mira a proteggere sia le imprese che il territorio nazionale dall’impatto economico e sociale sempre più grave degli eventi estremi.
È fondamentale che le imprese si muovano rapidamente per conformarsi a questa nuova normativa, valutando attentamente le proprie esigenze assicurative e consultando esperti del settore per ottimizzare la scelta della copertura adeguata.
Nel lungo periodo, questa iniziativa potrebbe contribuire a ridurre l’esposizione finanziaria delle imprese alle calamità naturali, promuovendo una maggiore resilienza economica del sistema produttivo italiano.