L’Agenzia delle Entrate ha reso note le istruzioni operative necessarie per
Risposta Interpello n. 84 dell’Agenzia delle Entrate: Abuso del diritto nell’operazione
Il ravvedimento operoso è la procedura che consente al contribuente di rimediare al
La Riforma del processo civile interviene anche in materia di controversie di lavoro.
Di seguito sintetizziamo le principali novità.
Anche per le controversie di lavoro è stata introdotta la possibilità di ricorrere allo strumento della negoziazione assistita.
In tale caso, tuttavia, la negoziazione assistita non si pone come condizione di procedibilità della domanda giudiziale ma rimane
Un importante Gruppo editoriale si è visto respingere con sentenza un’azione di responsabilità dell’amministratore per ben quattro operazioni societarie. La ragione è che per la Cassazione prevale la regola della Business judgment rule. Con l’Ordinanza n. 4849 del 16.02.2023 la Corte conferma i confini dell’insindacabilità delle scelte di gestione degli amministratori.
La regola è nota nel mondo degli affari come «Business Judgment Rule» e implica che all’amministrato
Sull’ammissibilità dell’istanza di fallimento nei confronti di un’impresa già ammessa al concordato preventivo omologato, senza preventiva risoluzione, parola al primo presidente della Cassazione.
Con ordinanza interlocutoria n. 8919 del 31.03.2021 la prima sezione della Suprema corte ha rimesso al primo presidente gli atti con riferimento ad una questione di massima di particolare rilevanza concernente l’ammissibilità dell’istanza di fallimento ex artt.
RIPETIZIONE SOMME IN APPELLO
OK alla richiesta: non costituisce una domanda nuova
La richiesta di restituzione delle somme corrisposte in esecuzione della sentenza di primo grado, essendo conseguente alla richiesta di modifica della decisione impugnata, non costituisce domanda nuova ed è perciò ammissibile in appello. L’istanza deve essere formulata, a pena di decadenza, con l’atto di appello, se il gravame è stato proposto successivamente all’esecuzione della sentenza,
Un fallimento tra pochi intimi – Valida la consegna dell’istanza a persona di famiglia
Nel giudizio prefallimentare la notifica di un atto a mezzo del servizio postale si considera rituale e andata a buon fine se il plico viene consegnato a “persona di famiglia” che, pur non avendo uno stabile rapporto di convivenza con il notificando, sia a lui legato da vincolo di parentela. Il destinatario può contestare la modalità di notifica dimostrando che la presenza nella propria
Con il divorzio cade l’assegno di mantenimento stabilito in sede di separazione consensuale in favore dell’ex coniuge, in quanto gli accordi stipulati in quella sede in virtù del futuro scioglimento del vincolo matrimoniale sono nulli per illiceità della causa, anche laddove gli stessi soddisfino le necessità dell’ex coniuge.
E’ quanto ha stabilito la prima sezione civile della Corte di cassazione con l’ordinanza 11012 pubblicata il 26 aprile 2021 che ha accolto il ricorso
Le Sezioni Unite sulla questione della decorrenza: deposito o comunicazione irrilevanti
Lodo arbitrale, conta la firma
Il termine per impugnare parte dall’ultima sottoscrizione
Il cd. termine lungo per l’impugnazione per nullità del lodo arbitrale decorre dalla data dell’ultima sottoscrizione degli arbitri, e non da quella della comunicazione alle parti o dal suo deposito, atteso che è da quella data che il lodo produce gli stessi effetti della sentenza pronunciata
Il litisconsorte necessario pretermesso che interviene nel giudizio di impugnazione accettando lo stato degli atti preclude il rimedio di cui all’art. 354 c.p.c.
In relazione alla mancata partecipazione del litisconsorte necessario al giudizio di primo grado, l’art. 354 c.p.c. predispone, quale rimedio necessario alla integrazione del contraddittorio, la rimessione del giudizio al primo grado. La ratio della disposizione risiede nella esigenza di tutelare il diritto
Di recente la “rottamazione-ter” è stata oggetto
PARTE II
Alla fine della PARTE I del presente elaborato (dedicato all’arbitrato telematico) ci siamo lasciati con un importante conclusione, che riprendiamo velocemente:
“L’applicazione di strumenti informatici/telematici nel procedimento arbitrale è già presente, tuttavia, gli sviluppi sono solo agli inizi. La società nella quale viviamo si trova in mezzo a una grande rivoluzione tecnologica caratterizzata da un elevato tasso di innovazione che ci consente oggi
PARTE PRIMA …
Quale sarà il futuro dell’istituto dell’arbitrato? È possibile ipotizzare un arbitrato totalmente online o che comunque faccia uso di strumenti informatici/telematici per il suo svolgimento? L’intelligenza artificiale potrà mai essere protagonista in un arbitrato?
L’obiettivo del presente elaborato, suddiviso in tre diversi contributi settimanali[1], è quello di fornire una risposta a queste ed altre domande legate al tema dell’arbitra
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